Attualità
“WhatsApp torna a pagamento”: il messaggio che spaventa gli utenti
L’App di messaggistica più usata al mondo, WhatsApp, rischia di tornare a pagamento e ciò sta spaventando milioni di utenti.
E’ così panico tra le chat di WhatsApp per un messaggio che vorrebbe far tornare la famosissima App a pagamento.
Come si sa sono anni che l’App è gratuita e basta scaricarla dagli store per poterla utilizzare. Ma nelle ultime ore tra le chat sta girando il messaggio che vedrebbe l’App nuovamente a pagamento.
Il costo sarebbe quello abolito da diverso tempo, cioè di 0,99 Euro. E’ una catena che si sta diffondendo sempre più negli ultimi giorni e WhatsApp stenta ancora a rispondere in merito.
Il messaggio però sembrerebbe essere una semplice “catena” e dietro non ci sarebbe niente di vero. Tuttavia rischia di essere pericoloso se al suo interno c’è un link sul quale cliccare.
Non bisogna dunque dar conto al messaggio, non inoltrarlo nelle chat e soprattutto non bisogna assolutamente cliccare sul link.
Attualità
Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”
Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.
Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.
Attualità
Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna
La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.
Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.
Attualità
Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’
Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.
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